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Gli anni sessanta e settanta

La storia
Le origini
Anni '80 e Anni '90
Il nuovo Millennio
Il Futuro
Anni '60 e anni '70
1961 - Il primo videogioco largamente distribuito
1966 - Il prototipo della prima console
1966 - Il primo videogioco di simulazione
1971 - Il primo videogioco arcade
1972- La nascita di Atari
1976 - La prima controversia pubblica sui videogiochi
1978 - L'età dell'oro

Molti dei primi videogiochi giravano sui mainframe delle università degli Stati Uniti, ed erano sviluppati da studenti che li programmavano durante il tempo libero. Tuttavia, la scarsa disponibilità dei primi computer ha significato per questi giochi l'inesorabile caduta nel dimenticatoio.

1961 - Il primo videogioco largamente distribuito

Nel 1961, un gruppo di studenti del MIT, fra cui Steve Russell, programmò un gioco chiamato Spacewar! sul nuovo computer DEC PDP-1 da 120.000$. Il gioco mostrava due astronavi capaci di lanciare missili e consisteva nell'abbattere l'astronave dell'altro giocatore, stando però attenti ad un corpo celeste piazzato al centro dello schermo che fungeva inoltre da centro gravitazionale, oltre ad altri elementi di disturbo. Il gioco fu presto incluso in tutti i nuovi computer DEC divenendo così il primo videogioco largamente diffuso della storia. Altri precoci giochi per mainframe furono il manageriale Hamurabi e il simulatore Lunar Landing Game, basato sull'atterraggio dell'Apollo 11.

1966 - Il prototipo della prima console

Nel 1966, Ralph Baer creò un semplice videogioco chiamato Chase che poteva usare come terminale video una normale televisione. Nel 1967 Baer, insieme a Bill Harrison, creò un videogioco a due giocatori intitolato Bucket Filling Game. Baer e Harrison continuarono a lavorare sul progetto, e nel 1968 creò un prototipo di quello che oggi definiremmo una console, il cosiddetto Brown Box: il sistema, poi evolutosi in Magnavox Odyssey permetteva di giocare vari giochi, inclusa una semplice simulazione di tennis e di tiro al bersaglio. Una delle prime periferiche aggiuntive fu una pistola ottica, ideata da Baer, Harrison e Bill Rusch, che permetteva l'utilizzo di alcuni titoli sviluppati per essa.

1966 - Il primo videogioco di simulazione

Sempre nel 1966 J.A Russel ed altri, depositarono all'ufficio brevetti, il Golf Game Computing System. Si trattava del primo esempio di videogioco di simulazione ed in particolare era un sistema molto sofisticato e realistico che utilizzava un intero locale per simulatore il gioco del golf. Il brevetto venne poi rilasciato nel 1970.

1971- Il primo videogioco arcade

Nel settembre 1971 alla Stanford University fu messo in funzione Galaxy Game, un videogioco basato su Spacewar!. Esemplare unico, era basato su un PDP-11/20 della DEC, e funzionava previo inserimento di una monetina.
Due mesi più tardi, Nolan Bushnell e Ted Dabney ultimarono la loro versione di Spacewar!, chiamata Computer Space e costruito dalla Nutting Associates. Considerato il primo videogioco arcade non meccanico prodotto su larga scala, ne furono prodotti circa 1500 esemplari; il gioco non fu però un grande successo a causa dell'elevata difficoltà.

1972 - La nascita di Atari

Bushnell, dopo l'esperimento non particolarmente riuscito di Computer Space, decise comunque di insistere con i videogiochi ma producendoli in proprio: nacque così la Atari. Il primo videogioco arcade della Atari fu il primo, grande successo dell'industria: PONG, pubblicato il 29 novembre dello stesso anno. Il gioco riproduceva grossomodo le meccaniche del ping pong: la pallina veniva servita dal centro del campo del giocatore 1 verso il campo del giocatore 2 che doveva muovere la racchetta per controbattere la mossa dell'avversario. Atari vendette 19.000 cabinati di PONG, e presto molti imitatori seguirono l'esempio. L'età dell'oro dei videogiochi arcade era iniziata.

1976 - La prima controversia pubblica sui videogiochi

Il mondo dei videogiochi colpisce l'opinione pubblica ed inizia a far parlare di sé nel 1976 con il gioco Death Race della Exidy, gioco che accese il primo infiammato dibattito sulla violenza gratuita nei videogiochi, per via del fatto che lo scopo del gioco era quello di investire con l'auto dei gremlins del tutto somiglianti a dei pedoni. Questo episodio instillò nell'opinione pubblica la diffidenza per i videogiochi, diffidenza che non ha mai cessato di esistere e che ancora oggi accende numerosi dibattiti. Da notare in questo caso la stretta quanto divertente analogia con Carmageddon e sulla modalità con la quale alcuni paesi hanno introdotto questo gioco.

1978 - L'eta' dell'oro

L'industria del videogioco entra nella sua età dell'oro nel 1978, con la pubblicazione da parte di Taito di Space Invaders il quale ebbe un tale strepitoso successo che ispirò dozzine di produttori ad entrare nel mercato ed iniziare a produrre videogiochi. L'età dell'oro fu segnata prevalentemente dalla nascita delle sale giochi e dai nuovi videogiochi arcade a colori, e proseguì fino alla metà degli anni ottanta.
Sempre nel 1978, Atari pubblicò Asteroids, che diventò presto il suo best-seller rimpiazzando il precedente detentore del record di vendite Lunar Lander. I primi videogiochi a colori divennero popolari nel 1979 e nel 1980 (ad esempio Pac-Man).
Altri classici degli ultimi anni Settanta degni di nota sono Night Driver, Galaxian, e Breakout.